Geografia Italia Territorio Storia Economia della Valle d'Aosta.

Cartina della Val d'Aosta

b GEOGRAFIA - ITALIA - VALLE D'AOSTA n


GEOGRAFIA - ITALIA - VALLE D'AOSTA

L'ECONOMIA

Settore portante dell'economia aostana è il terziario, che produce circa il 70% del prodotto interno lordo (PIL) e impiega il 66% della popolazione attiva; è dominato dalle attività turistiche (oltre tre milioni di presenze l'anno) basate sull'attrattiva di prestigiose località montane. Data la sua scarsa pendenza, la valle della Dora Baltea permette un'agevole comunicazione con i territori d'Oltralpe. Ferrovia, strade e autostrade, grazie ai trafori del Gran San Bernardo e del Monte Bianco, hanno consentito un facile collegamento con la Francia e la Svizzera. Con l'apertura di questi ed altri valichi alpini, il turismo si è ulteriormente sviluppato e costituisce la voce più importante dell'economia valdostana. La regione possiede grande varietà di interessi e di richiami, tale da farne una delle mete più frequentate del turismo nazionale e internazionale: i suoi meravigliosi paesaggi d'alta montagna, la ricchezza di flora e fauna, specialmente nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, i monumenti d'età romana e medievale, gli efficienti impianti ricettivi e sportivi, tra i quali l'ardita funivia che collega La Palud, sul versante italiano, con Chamonix, su quello francese, superando il massiccio del Monte Bianco. Circondano la Valle d'Aosta stazioni alpine di fama consolidata, come Gressoney, Champoluc, Valtournenche, Cervinia, Pila, Cogne, Courmayeur, La Thuile, dotate di strutture ricettive di prim'ordine e di impianti per le attività sportive, sia invernali che estive. Altrove, nelle valli minori, dove prevalgono tuttora condizioni economiche silvo-pastorali, è in atto il fenomeno dello spopolamento montano. L'industria è per importanza il secondo settore produttivo (25% degli attivi, 28% del PIL), ma nei primi anni Novanta del XX secolo la crisi ne ha colpito i due comparti portanti: la siderurgia e l'edilizia; quest'ultima, che assorbiva il 49% degli addetti al secondario, ha subito i contraccolpi della riduzione dei finanziamenti governativi per opere pubbliche. La crisi della siderurgia ha colpito la principale industria locale, le acciaierie Cogne. L'abbondanza di energia elettrica, prodotta dalle centrali idroelettriche sorte lungo la Dora Baltea e i suoi affluenti, aveva consentito un certo sviluppo industriale, favorito dalla presenza di giacimenti di antracite a La Thuile e di magnetite a Cogne, che avevano dato impulso all'industria siderurgica. Ma anche il settore estrattivo, con antiche tradizioni nella regione, ha importanza limitata dopo la chiusura delle principali miniere. Abbastanza solide appaiono le piccole e medie industrie (chimiche, alimentari, del legno) e tuttora fiorente è l'artigianato, attivo specialmente nei settori della lavorazione artistica del legno (tipiche le grolle), del ferro battuto, della fabbricazione di mobili rustici e del ricamo dei pizzi a tombolo. L'energia idroelettrica viene prodotta in quantità superiore al fabbisogno locale, per cui ne è possibile l'esportazione verso il Piemonte. Date la morfologia del territorio e le caratteristiche climatiche, l'agricoltura non riveste molta importanza nell'economia della regione, occupando poco più del 9% degli attivi. Essa concorre solo per il 2% alla formazione del PIL regionale, ma viene praticata con metodi moderni ed è sostenuta da sovvenzioni pubbliche anche per scoraggiare l'abbandono dei campi, che avrebbe conseguenze molto serie su un ambiente già particolarmente fragile. Le colture si concentrano nel fondovalle, dotato di moderni impianti di irrigazione e densamente coltivato a b ... continua a leggere ... n

07 Giu. 2025 5:10:23 am

disclaim ^up^ b home n

C p i l e f w

Web Trapanese eXTReMe Tracker

Copyright (c) 2002-20 trapaninfo.it gbm w3c TP Comuni